I colori diventano Toni

Il sensore di una fotocamera digitale può registrare solo i valori tonali, in altre parole è un dispositivo monocromatico. Tuttavia, quasi tutte le fotocamere sono dotate di una qualche forma di filtro di colore che si trova sul sensore e che scompone i milioni di colori del mondo reale nei tre colori additivi primari: rosso, verde e blu.
E ricreando combinazioni di rosso, verde e blu, possiamo riprodurre i milioni di colori che vediamo intorno a noi.

L'immagine in rgb

L’immagine in rgb

Questa informazione è fondamentale per comprendere come dobbiamo muoverci per la conversione delle immagini a colori in bianco e nero utilizzando un qualunque software di imaging.

Avere la possibilità di accedere e regolare il rosso, il verde e il blu, cioè i canali di una immagine monocromatica appena convertita ci permette di regolare i valori di luminosità degli elementi di un’immagine associate a tali sfumature.

E i software di imaging di oggi vanno anche oltre, ci permettono di lavorare su sei o addirittura otto tonalità chiave.

Questo ci offre un ineguagliabile controllo creativo sul risultato finale della nostra fotografia in bianco e nero, possiamo scurire cieli, alleggerire fogliame, seoparare toni, e sottolineare dominanti di colore, tutto manipolando i cursori dei colori.

il canale BLU

il canale BLU

 

I colori diventano Toni

Anche se ci sono molte vie per convertire un’immagine a colori digitale in bianco e nero, tutte comportano la rimozione o il filtraggio delle tonalità o del colore in una fase della conversione stessa, questo crea come risultato una immagine in bianco e nero.

Il successo della conversione in scala di grigi ruota attorno a due elementi; la conoscenza tecnica e un occhio “comprensivo”.

il canale VERDE

il canale VERDE

la prima è relativamente semplice da comprendere e vi mostreremo una serie di tecniche per le conversioni in bianco e nero, che vi forniranno i mezzi per regolare manualmente e mettere a punto come i colori vengono convertiti. La seconda, essendo soggettiva, è forse più difficile da imparare.

il canale ROSSO

il canale ROSSO

Da un lato, si tratta di avere la capacità di guardare un’immagine a colori ed immaginare come quei colori verranno tradotti in toni di bianco e nero in modo che il in bianco e nero rimanga “vero” dopo la versione dei colori.

Come andremo a scoprire, anche se la nostra esperienza visuale è essenzialmente a colori, abbiamo ancora dentro di noi “conoscenza” e la “comprensione” per comprendere come quei colori dovrebbero essere resi quando vengono convertiti in scala di grigi.

Ancora, su un altro livello troviamo tutte le svatriate possibilità creative che ci si presentano quando eseguiamo una conversione dal colore al bianco e nero che devia dalla “realtà”, come l’ “high-key” oppure la “low-key”, approcci entrambi estremi che ci permettono di creare una specifica risposta da visualizzare.

Ricordate sempre:

 

Evitare la tentazione di utilizzare l’impostazione della fotocamera “Bianco e nero” se state scattando solo in JPEG. Con questa impostazione attiva, la fotocamera decide sul posto come i colori devono essere convertiti e rimuove tutte le informazioni riguardanti il colore quando l’immagine viene salvata in formato JPEG.

Il risultato è che non si avrà più la possibilità di alterare o modificare la scala RGB dei grigi dopo in un software di editing per creare la vostra specifica interpretazione dei grigi.

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